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mercoledì 26 gennaio 2011

PARis PARade

Ecco una classifica delle 8 bizzarie linguistiche francesi che nessuna scuola vi ha mai insegnato e che rendono difficoltosi i vostri primi scambi comunicativi!
Dal più innocuo al più deleterio, eccoli a voi:


 8) Ouais: è paragonabile forse al nostro "see" ed altro non è che un oui trascinato e colloquiale che si pronuncia "uee", nella lingua orale è decisamente predominante rispetto al oui.

7) Chouis: pronunciato [ʃui:ʃ]  (shuishh) è la contrazione orale e scritta dell'espressione "je suis" e vi potrà capitare di leggerlo in un sms (téxto) o su facebook. A volte si usa anche choui

6) Shhhhh: l'accento parigino prevede questa dilatazione dell'ultima sillaba, o in alcuni casi l'apposizione di questo suono, il ché da un aria molto sofferta alla conversazione nonché provoca alto rischio di incontinenza: "mercishhhhhh, shouishhh de Parishhh"

5) Abbreviazioni: il francese è la lingua più contratta del mondo! Ogni sostantivo ha la sua abbreviazione, ed ogni espressione ha la sua sigla!  résto, ciné, fac, svp, a+, pt-dej.. le vocali sono entità trascurabilissime

4) Pernacchie: si tratta di curiosi suoni pneumatici prodotti dall'emissione di aria dalle labbra strette. Hanno vari significati, "non saprei, non ne ho idea", "non è un problema", "non mi interessa", e sono lo scarno equivalente della nostra gesticolazione

3) La bocca a culo di gallina: non ho trovato nessuna perifrasi altrettanto chiara! I francesi, e soprattutto i parigini, parlano a bocca quasi chiusa,  l'esatto contrario di noi italiani. Una prova? quando noi indugiamo nel ricordarci qualcosa diciamo "eeeehm" oppure "aaaa..", loro "oeuuuuh" ritrovandosi con le labbra a formare il di cui sopra culo.

2) Nazionalismo linguistico: è il fenomeno per il quale, se tutto mondo dice computer, i francesi dicono ordinateur e se universalmente si pronuncia "Wai-Fai" all'inglese, qui dovrai dire "WI-FI" anche al più consumato informatico.
Il terzo reich, diventerà raishhh e farà molta meno paura, e ogni singolo artista vedrà francesizzato il suo cognome, persino Léonard de Vinci!

1) Snobismo comunicativo: si tratta della totale mancanza di impegno nel comprendere uno straniero che parla francese. Cercando la tomba di Chopin al Père-Lachaise, ho chiesto informazioni agli autoctoni, che ovviamente assicuravano che non ci fosse alcun ChopEn sepolto lì! Dopo vari tentativi, capirono che si trattava di ChopAn ...... bah!

3 commenti:

  1. è per queste e tante altre cose che i francesi proprio non li posso soffrire -.-'

    Chiara

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  2. rispondo al tuo Leonard de Vinci con quello ce mi traumatizzò DAVVERO a Paris: MICHEL-ANGE. Ma ti pare?

    Comunque concordo assolutamente col punto uno. la prima prima volta che andai a parigi coi miei ero alle elementari, ti ricordi com'ero snobbina col cibo? e quindi eravamoandati al mc perchè io non mangiavo niente ==" ho preso i nugget e al tempo si mangiavano con le cazzo di forchettine no?
    Allora andiamo di sotto e non avevamo idea di come si dicesse. Proviamo in inglese dicendo "fork", non ci cagano. Facciamo il gesto, proviamo a dire "forche, forchette" (che poi ho scoperto essere anche il modo giusto di dirlo, ma evidentemente sbagliavamo UNA VOCALE)...poi a un certo punto la tipa ha capito. ma una cosa da DIECI MINUTI. Siamo in un ristorante, COSA POTREI STARTI CHIEDENDO?

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  3. uahaha mi è venuta in mente l'ennesima corbelleria da aggiungere! se al telegiornale intervistano uno straniero, nonostante parli in francese, viene sottotitolato... è come se in Italia sottotitolassero Belen Rodriguez e socie!

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