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giovedì 20 gennaio 2011

Le macrodifferenze cap 2

La seconda differenza della quale vorrei scrivere, riguarda la natura femminile.
Chiudete gli occhi per un istante, e immaginate una donna francese.. quasi certamente penserete ad una ragazza molto elegante e profumata, una femme fatale.
Vi verranno alla mente vocaboli francesi come guêpière o lingerie, e avrete delle reminescenze da media inferiore rigurdo la cosidetta "francesina".
Niente è più distante dalla realtà dei fatti!
La donna francese è in primo luogo una donna emancipata, una donna forte, moderna e sicura di sé.
Una donna per nulla subordinata all'uomo, sua pari in tutto e per tutto, svestita da condizionamenti sociali che la vogliono figlia, compagna o madre.. una donna protagonista indiscussa della propria vita.
È per questa loro totale indipendenza dal genere maschile, che le parigine non sentono l'esigenza di essere uno "strumento di seduzione".
La loro femminilità (così come la intendiamo noi italiani) è spesso sacrificata alla praticità.
Senza trucco, senza tacchi, spettinate e mon dieu con calze smagliate, queste degne discendenti di Giovanna d'Arco affrontano la loro vita senza imbarazzo.
Una cosa impossibile per me, che seppur non rappresento il non plus ultra della femminilità, mi trucco persino per andare al mercato, coordino borsa e scarpe, e non posso tollerare la ricrescita oltre ai 2cm!
Ho visto degli splendidi esemplari, giocare a freccette con grande disinvoltura, nonostante i due orsacchiotti di peluches in letargo che avevano sotto le ascelle, ho visto nane da circo indossare delle ballerine e innumerevoli donne indossare cappotti che un italiano può al massimo clementemente definire "gipsy"!
Ma non tutto il male vien per nuocere, infatti è alla naturalezza delle parigine che dobbiamo il grande fermento creativo della moda cittadina!
Per i boulevard della Ville Lumière tutto è concesso, e si respira la libertà di disporre del proprio corpo e del proprio armadio come più piace (clicca qui per qualche esempio di stile "impeccabile")
Tutto questo, contrasta visibilmente con i riconoscibili turisti italiani, definiti anche "ritaliens".
Non ci si può sbagliare.. il 95% delle borsette Louis Vuitton indossate a Parigi, penzolano dal braccio di una connazionale!
Gli italiani, indossano una divisa standard: moncler, UGG, occhiali da sole esagerati... tutto è ipergriffato, e assolutamente identico da persona a persona.
L'esibizione del marchio è una cosa quasi inesistente a Parigi, dove viene considerata una pratica di cattivo gusto.
L'unica griffe comparabile alle nostre, la troviamo su una borsa di tela da 75€, la Longchamp, che è l'unico elemento di omologazione che ho potuto osservare da più di un anno.
Che dire quindi? entrambe le sfumature di femminilità hanno degli inconvenienti.. a ciascuno la propria scelta. Personalmente, consigliereri una Monica Bellucci, nella quale sono sapientemente miscelate, la femminilità mediterranea e la semplicità d'oltralpe!

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