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giovedì 27 gennaio 2011

La grève

Oggi non avevo mica troppa voglia di scrivere, essendo un po' a corto di argomenti.
Stavo per rassegnarmi ad uno sciopero creativo, quando ho avuto un'illuminazione: scriverò degli scioperi parigini, ovvero della temutissima grève!
Si possono distinguere molto grossolanamente due tipi di grève, quella di carattere sociale e politica su larga scala, e quella riservata agli operatori dei mezzi pubblici.
Entrambe, sono sempre portatrici di caos e disperazione!

D'altronde si sa, i francesi sono rivoluzionari per definizioni, e nel corso della storia hanno dato svariate prove del loro valore: prima come rivoltosi gaulois in grado di tener testa a Cesare, poi come combattivi sans-culottes capaci di spodestare il sovrano, e in tempi più recenti come acerrimi nemici della borghesia conservatrice nel leggendario Mai '68.
La lotta di classe, ce l'hanno nel sangue, ed è per questo che anche adesso, gli scioperi parigini sono delle révolution française in scala ridotta!

Quando si tratta della grève dei mezzi pubblici, si scatena il panico tra i cittadini.
L'efficientissima metropolitana comincia il suo singhiozzo, e Parigi si paralizza, risuonando degli sbuffi e dei n'est pas possible della gente.
Alcuni fortunati (e coraggiosi) si accaparreranno un Velib per pedalare su due ruote fino all'ufficio.
I pendolari delle periferie invece, si rassegnano ad una giornata di delirio, alla fine della quale torneranno a casa ad orari improponibili dopo aver provato la stressante e faticosa vita di una sardina in scatola,  della quale tra l'altro, condivideranno anche l'odore!
Fortunatamente, nel giro di pochi giorni, la situazione torna alla normalità!

Nel caso di sciopero nazionale, APRITI CIELO!!!
L'ultima grande grève è stata quella per l'allungamento dell'età pensionabile dello scorso settembre.
Manifestanti di ogni ceto, etnia ed età si sono radunati per le strade di Parigi seminando scompiglio.
Nelle periferie, la rabbia dei lavoratori è sfociata nel vandalismo. Numerose le carcasse di macchine in fiamme e le saracinesche distrutte.
Per sedare la vera e propria rivolta è stato necessario l'intervento delle forze dell'ordine, che a suon di cariche e lacrimogeni hanno faticosamente ripristinato l'ordine in città.



Purtroppo nonostante gli sforzi e le proteste dei manifestanti, la riforma è passata con grande dispiacere dell'intera popolazione, ma sicuramente lo spirito rivoltoso dei francesi, non si rassegnerà mai alla muta obbedienza, e continuerà a combattere per quello in cui crede.. cosa che noi italiani, dovremmo incominciare a fare!

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