L'introduzione a questo post la salto, per il semplice motivo che lo rimando da mesi e mesi, e se mi perdo ad infiorettar tutto, arriva natale, e sono ancora qui a scegliere le parole!
Volevo parlarvi un po' della straordinaria esperienza che hanno fatto i miei genitori quando sono venuti a trovare la loro stellina adorata (che sarei io)
I miei genitori sono personcine semplici.. allora, avete presente quando 40 anni fa, c'erano i campagnoli che mettevano le seggioline lungo i binari per ammirare lo spettacolo della "modernità" del treno che passava!?
I miei sono lo step successivo!
Mio padre vi direbbe che è uomo di mondo perché ha fatto il militare a Torino, e mia madre 'ché lavorava dalle suore a Bologna, ma la vera verità, è che vuoi per la famiglia, vuoi per il lavoro, vuoi per centomila altre ottime ragioni, hanno girato poco, e soprattutto, erano molti anni che non viaggiavano davvero.
Sta di fatto che la figliola trasferitasi oltralpe, ha acceso in loro la voglia di vedere un po' da vicino dove si fosse cacciata... e quindi via, son venuti a Parigi!
Chiaramente, non potevano attenersi alla procedura base, prenotando un volo, facendo un bagaglio a mano, cercando un albergo...
Il loro spirito di migranti ha avuto la meglio, e così, si sono fatti prestare un navigatore satellitare, hanno fatto il pieno alla polo, e si sono messi in strada, imbattendosi in una Milano-Parigi, che per due vecchietti come loro, non ha niente da invidiare ad una Parigi-Dakar :)
Il navigatore, li conduce (miracolosamente) sotto la mia finestra, e appena scendo ad aprir loro il portone, mio padre mi acceca con il flash della macchinetta per immortalare "il sorriso dell'attimo in cui l'ho rivisto"... cuore di babbo!!
Mamma non si fa attendere, e comincia a scaricare la macchina... valigie tedesche ancien régime, ferro da stiro, casse d'acqua minerale, cuscini ortopedici "che-poi-a-tuo-padre-gli-vien-la-cervicale-e-poche-balle", chili di mele, chili di pere, chili di albicocche, chili d'uva, provoloni, prosciutti, taralli, la scatola di nesquik lasciata a metà mesi prima, ed infine, tutta la gamma dei biscotti mulino bianco disponibile in commercio!!!
Ahimé.. gli scambi via skype avevano reso noto ai miei genitori dettagli per loro sconvolgenti quali:
1) non ho il ferro da stiro,
2) a Parigi si beve l'acqua del rubinetto anche al ristornte,
3) i cuscini in Francia sono quadrati,
4) la frutta ha un prezzo considerevole, ed è per lo più sciapa,
5) qui i frollini nel pacco da mezzo chilo te li sogni, trovi solo i biscotti al triplo burro in scatoline da 12 (e meno male).
*mi sto rendendo conto che il post sta andando per le lunghe, e decido quindi di concludere con questa faraonica immagine la prima parte del racconto, costringendomi così, a riaprire il blog in tempi brevi :P
Bacetti
martedì 6 settembre 2011
lunedì 15 agosto 2011
la rentrée!
Parigi, mia cara Parigi..
mi fai sentire come un fumatore che ha rinunciato alle sigarette per tre interminabili settimane.. non vedo l'ora di prendere una bella boccata velenosa anche se so già che mi verrà la nausea e tossirò per mezz'ora!
domenica 29 maggio 2011
cosa fare se..
Oggi un post di pubblica utilità non ve lo leva nessuno :)
Indovinate chi, ha distanza di una misera settimana, ha perso il suo pas navigo + abbonamento vélib durante una gioiosa bicilcettata domenicale?!
Ovviamente la sottoscritta!
Ma non tutto il male vien per nuocere! Infatti questa mia esperienza potrebbe tornarvi utili nel caso in cui anche voi, vi troviate a soffrire di sbadataggine cronica.
Lo smarrimento del navigò in sé, non è una cosa poi così drammatica.. certo, bisogna pagare 8€ allo sportello per rifarlo (mostrando un documento di identità), ma poi gli impiegati riescono addirittura a risalire al tuo ultimo abbonamento, e nel caso sia ancora in corso, a ri-validarlo sulla nuova carta.
Le cose si complicano in caso di perdita dell'abbonamento annuale vélib!
Infatti questo abbonamento è direttamente associato ad una carta di credito, e nello sfortunato caso in cui un malintenzionato abbia trovato il vostro pass, e abbia pensato di farsi un giro in bici a vostre spese, o peggio ancora, di fregarsi un vélib, sarete voi a pagare per i suoi danni!!!
Quindi, la prima cosa da fare in questo caso è chiamare questo numero 01 30 79 79 30 e bloccare il vostro abbonamento.
Dopodiché, una volta rifatto il pass navigò, sarà sufficiente chiamare di nuovo il servizio "Allo Vélib’" e riattivare il vostro conto!
Dimenticavo di aggiungere che la prima volta che smarrite un navigò con forfait annuale, non vi sarà addebitata alcuna spesa per la sostituzione del pass.
Concludo aggiungendo che prevenire, è meglio che curare, quindi non fate come me, e state attenti a dove infilate la vostra tessera prima di montare in sella!!!
Bacini
Indovinate chi, ha distanza di una misera settimana, ha perso il suo pas navigo + abbonamento vélib durante una gioiosa bicilcettata domenicale?!
Ovviamente la sottoscritta!
Ma non tutto il male vien per nuocere! Infatti questa mia esperienza potrebbe tornarvi utili nel caso in cui anche voi, vi troviate a soffrire di sbadataggine cronica.
Lo smarrimento del navigò in sé, non è una cosa poi così drammatica.. certo, bisogna pagare 8€ allo sportello per rifarlo (mostrando un documento di identità), ma poi gli impiegati riescono addirittura a risalire al tuo ultimo abbonamento, e nel caso sia ancora in corso, a ri-validarlo sulla nuova carta.
Le cose si complicano in caso di perdita dell'abbonamento annuale vélib!
Infatti questo abbonamento è direttamente associato ad una carta di credito, e nello sfortunato caso in cui un malintenzionato abbia trovato il vostro pass, e abbia pensato di farsi un giro in bici a vostre spese, o peggio ancora, di fregarsi un vélib, sarete voi a pagare per i suoi danni!!!
Quindi, la prima cosa da fare in questo caso è chiamare questo numero 01 30 79 79 30 e bloccare il vostro abbonamento.
Dopodiché, una volta rifatto il pass navigò, sarà sufficiente chiamare di nuovo il servizio "Allo Vélib’" e riattivare il vostro conto!
Dimenticavo di aggiungere che la prima volta che smarrite un navigò con forfait annuale, non vi sarà addebitata alcuna spesa per la sostituzione del pass.
Concludo aggiungendo che prevenire, è meglio che curare, quindi non fate come me, e state attenti a dove infilate la vostra tessera prima di montare in sella!!!
Bacini
lunedì 23 maggio 2011
Vide-grenier + Velib
Eccomi di ritorno al blog, non sto manco più a scusarmi dell'assenza prolungata, o a promettervi aggiornamenti più frequenti, perché so che la pigrizia avrà di nuovo il sopravvento, anche se cercherò di scrivere più spesso, almeno un lunedì su due!
Allora, prima di tutto, ringrazio un po' di persone che sono arrivate da Mamma Filomena passando per questo sito.
Il sindaco di Castellafiume (o era Avezzano.. uahaha sono a rischio gaffe internazionale), il giorno dell'inaugurazione ufficiale mi ha onorato chiedendomi di fargli vedere la mia "ferita sul campo" di cui aveva letto su queste pagine.
Inoltre, giovedì scorso una splendida coppia di italiani (anche loro cervello + cuore in fuga, ovvero ricercatore + fidanzata) sono passati a trovarmi, ma purtroppo, essendo sola in sala, non ho potuto dedicar loro abbastanza tempo. Meglio così, perché casomai mi avessero proposto un'uscita a quattro, avrei dovuto fingere una marea di impegni per evitare che Roberto scoprisse che anche ai ricercatori a volte capitano delle sventole da paura!!
Formalità a parte, torniamo a parlare della meravigliosa Paris, che questo week end si è davvero superata!
Infatti, in molti dei quartieri della città, in questo periodo si organizzano i mercatini "vide-grenier" o come potremmo ribattezzarli, svuota-cantina. Sono innumerevoli bancarelle improvvisate dalla gente del posto, che svendono a pochi euro le carabattole accumulate in solaio!
Si tratta di una manifestazione deicsamente pittoresca, che vi da l'occasione per acquistare uno specchio, un libro di cucina, o un qualsiasi attrezzo ginnico da televendita che non farà altro che finire da una cantina all'altra!
Noi italiani, un poco snob/igienisti/gne-gné in realtà non ci sogneremo nemmeno di comprare delle scarpe usate, nè tantomeno di acquistare box e passeggini per neonati ad una bancarella, ma per i parigini bobo, queste sono occasioni d'oro, e per noi "quasi-turisti" è come avere accesso ad una parte molto intima dei nostri vicini!
Altra attività da week end, è stata la mia prima gita in velib!!
I velib sono le bici "pubbliche" che si trovano ad ogni angolo della città, e che si possono prelevare a costi minimi con una qualsiasi carta di credito che abbia più di 150€ (ovvero la cifra di cauzione che viene "congelata" ad ogni prelevamento di bici)
L'abbonamento giornaliero costa 1,70€ mentre l'annuale dovrebbe essere sui 20€.
L'unica scocciatura sta nel dover posare la bici ogni 30 minuti in una delle innumerevoli stazioni velib sparse per la città, pena 1€ extra prelevato dal vostro conto per la prima mezz'ora di ritardo, 2 per la seconda, e 3 per la terza e successive..
Dimenticando la parte burocratica, vi garantisco che girare per Parigi in bicicletta è una cosa MERAVIGLIOSA!!!
Ieri ho costeggiato un bel pezzo della Senna, e alla vista della Torre Eiffle, non ho resistito e sono rimontata verso gli Champ de Mars per pedalare tra le gambe del monumentale colosso di ferro!
Sono tornata a casa esausta e felicissima, ho cucinato un bel piatto di spaghetti e sono crollata a letto :)
Adesso vi lascio perché in tutto questo trambusto, non ho alzato un dito in casa, e devo ingaggiare la settimanale battaglia contro la polvere e il calcare ostinato!!
Un bacio a tutti!!!
Allora, prima di tutto, ringrazio un po' di persone che sono arrivate da Mamma Filomena passando per questo sito.
Il sindaco di Castellafiume (o era Avezzano.. uahaha sono a rischio gaffe internazionale), il giorno dell'inaugurazione ufficiale mi ha onorato chiedendomi di fargli vedere la mia "ferita sul campo" di cui aveva letto su queste pagine.
Inoltre, giovedì scorso una splendida coppia di italiani (anche loro cervello + cuore in fuga, ovvero ricercatore + fidanzata) sono passati a trovarmi, ma purtroppo, essendo sola in sala, non ho potuto dedicar loro abbastanza tempo. Meglio così, perché casomai mi avessero proposto un'uscita a quattro, avrei dovuto fingere una marea di impegni per evitare che Roberto scoprisse che anche ai ricercatori a volte capitano delle sventole da paura!!
Formalità a parte, torniamo a parlare della meravigliosa Paris, che questo week end si è davvero superata!
Infatti, in molti dei quartieri della città, in questo periodo si organizzano i mercatini "vide-grenier" o come potremmo ribattezzarli, svuota-cantina. Sono innumerevoli bancarelle improvvisate dalla gente del posto, che svendono a pochi euro le carabattole accumulate in solaio!
Si tratta di una manifestazione deicsamente pittoresca, che vi da l'occasione per acquistare uno specchio, un libro di cucina, o un qualsiasi attrezzo ginnico da televendita che non farà altro che finire da una cantina all'altra!
Noi italiani, un poco snob/igienisti/gne-gné in realtà non ci sogneremo nemmeno di comprare delle scarpe usate, nè tantomeno di acquistare box e passeggini per neonati ad una bancarella, ma per i parigini bobo, queste sono occasioni d'oro, e per noi "quasi-turisti" è come avere accesso ad una parte molto intima dei nostri vicini!
Altra attività da week end, è stata la mia prima gita in velib!!
I velib sono le bici "pubbliche" che si trovano ad ogni angolo della città, e che si possono prelevare a costi minimi con una qualsiasi carta di credito che abbia più di 150€ (ovvero la cifra di cauzione che viene "congelata" ad ogni prelevamento di bici)
L'abbonamento giornaliero costa 1,70€ mentre l'annuale dovrebbe essere sui 20€.
L'unica scocciatura sta nel dover posare la bici ogni 30 minuti in una delle innumerevoli stazioni velib sparse per la città, pena 1€ extra prelevato dal vostro conto per la prima mezz'ora di ritardo, 2 per la seconda, e 3 per la terza e successive..
Dimenticando la parte burocratica, vi garantisco che girare per Parigi in bicicletta è una cosa MERAVIGLIOSA!!!
Ieri ho costeggiato un bel pezzo della Senna, e alla vista della Torre Eiffle, non ho resistito e sono rimontata verso gli Champ de Mars per pedalare tra le gambe del monumentale colosso di ferro!
Sono tornata a casa esausta e felicissima, ho cucinato un bel piatto di spaghetti e sono crollata a letto :)
Adesso vi lascio perché in tutto questo trambusto, non ho alzato un dito in casa, e devo ingaggiare la settimanale battaglia contro la polvere e il calcare ostinato!!
Un bacio a tutti!!!
giovedì 14 aprile 2011
Bar Ourcq
A Parigi, durante il week end, c'è stato un ospite inaspettato, ovvero Monsieur le Soleil :)
In Francia, come in tutte le nazioni del nord Europa, al primo spiraglio estivo tutti dimenticano sciarpe e cappotti invernali, e si precipitano in parchi e terrazze a godersi la tiepida carezza del sole.
Anche la sottoscritta si è unita al delirio di massa, e domenica armata di occhiali da sole e pigrizia mediterranea, mi son fatta guidare da amici parigini alla scoperta del Bar Ourcq, ingolosita dalla promessa di un vero mojito.
Arrivati in zona Quai de la Loire, camminiamo in direzione del bar lungo la Senna (bassin de la Villette) trovandoci a destra, orde di giovani intenti a giocare alla petanque, ovvero alle bocce provenzali, e a sinistra, una miriade di ragazze e ragazzi spaparanzati sul bordo del fiume a sorbirsi un bicchierino, o sgranocchiare qualche stuzzichino portato da casa.
Raggiunta la nostra meta, dopo 10 minuti di coda al bancone, riusciamo ad avere i nostri mojito ghiacciati, che insieme all'acqua e sciroppo (dal gusto menta, al gusto chewingum) sono la specialità della casa.
Il bicchiere è piccolissimo, circa la metà di un cocktail standard in Italia, prezzo: 4€ + 1€ di cauzione per il bicchiere rigido di plastica, ma il contenuto non delude affatto, trattandosi di un mojito fatto ad arte, abbondante di rum rispetto ai canoni sciacquati di Parigi.
La particolarità del Bar Ourcq è quella di poter comprare il proprio drink, e uscire comodamente al sole a fare un aperitivo estivo in piena regola!
Una volta avuti i cocktail in mano, ci siamo uniti agli altri bivaccatori del lungo senna, e siamo rimasti a rosolarci al sole per tutto il pomeriggio.
Devo aggiungere inoltre, che il bar mette a disposizione qualche sdraio per i clienti più chic che non vogliono poggiare il sederino sul marciapiede (ma i parigini raramente si fanno di questi problemi) e ultimissimo dettaglio ilare, le toilette sono piuttosto indiscrete.
Accanto al classico stanzino con tazza tipico di qualunque locale, c'è un bell'orinatoio senza porta... il che ovviamente ha imbarazzato la puritana che si nasconde in me, che è entrata a far la pipì con gli occhi chiusi e la faccia tutta rossa per paura di vedere chissà cosa.. uahahah!
Dettagli imbarazzanti a parte, vi consiglio di seguire questo post, e di farvi un bell'assaggino di vacanza godendovi un bel pomeriggio assolato qui a Parigi!
In Francia, come in tutte le nazioni del nord Europa, al primo spiraglio estivo tutti dimenticano sciarpe e cappotti invernali, e si precipitano in parchi e terrazze a godersi la tiepida carezza del sole.
Anche la sottoscritta si è unita al delirio di massa, e domenica armata di occhiali da sole e pigrizia mediterranea, mi son fatta guidare da amici parigini alla scoperta del Bar Ourcq, ingolosita dalla promessa di un vero mojito.
Arrivati in zona Quai de la Loire, camminiamo in direzione del bar lungo la Senna (bassin de la Villette) trovandoci a destra, orde di giovani intenti a giocare alla petanque, ovvero alle bocce provenzali, e a sinistra, una miriade di ragazze e ragazzi spaparanzati sul bordo del fiume a sorbirsi un bicchierino, o sgranocchiare qualche stuzzichino portato da casa.
Raggiunta la nostra meta, dopo 10 minuti di coda al bancone, riusciamo ad avere i nostri mojito ghiacciati, che insieme all'acqua e sciroppo (dal gusto menta, al gusto chewingum) sono la specialità della casa.
Il bicchiere è piccolissimo, circa la metà di un cocktail standard in Italia, prezzo: 4€ + 1€ di cauzione per il bicchiere rigido di plastica, ma il contenuto non delude affatto, trattandosi di un mojito fatto ad arte, abbondante di rum rispetto ai canoni sciacquati di Parigi.
La particolarità del Bar Ourcq è quella di poter comprare il proprio drink, e uscire comodamente al sole a fare un aperitivo estivo in piena regola!
Una volta avuti i cocktail in mano, ci siamo uniti agli altri bivaccatori del lungo senna, e siamo rimasti a rosolarci al sole per tutto il pomeriggio.
Devo aggiungere inoltre, che il bar mette a disposizione qualche sdraio per i clienti più chic che non vogliono poggiare il sederino sul marciapiede (ma i parigini raramente si fanno di questi problemi) e ultimissimo dettaglio ilare, le toilette sono piuttosto indiscrete.
Accanto al classico stanzino con tazza tipico di qualunque locale, c'è un bell'orinatoio senza porta... il che ovviamente ha imbarazzato la puritana che si nasconde in me, che è entrata a far la pipì con gli occhi chiusi e la faccia tutta rossa per paura di vedere chissà cosa.. uahahah!
Dettagli imbarazzanti a parte, vi consiglio di seguire questo post, e di farvi un bell'assaggino di vacanza godendovi un bel pomeriggio assolato qui a Parigi!
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mercoledì 13 aprile 2011
è ora di aggiornarci!
Buonasera a tutti!
Prima di tutto un saluto speciale al cuoco di Mamma Filomena che ha cominciato a leggere questo blog e a prendermi in giro sul lavoro: Leonardo, attaccati al tram! ;)
Sbrigate le formalità tra colleghi, eccomi pronta per riassumervi un po' cosa ho fatto durante questa lunga assenza.
In breve, ho lavorato.. ho lavorato parecchio, visto che il ristorante, fortunatamente, va alla grande, e ci sono sempre un mucchio di cose da fare!
Più cose faccio, più danni combino, e infatti sono riuscita a spaccare una ghiera di ottone da 300€ mentre facevo la pasta, tuttavia sono stata graziata dalla datrice di lavoro, che sagga come un guerriero jedi mi ha detto "impara dai tuoi errori".
Unico bon plan che ho da consigliarvi (nonché unico momento di relax parigino di questi giorni) è un bel mojito sul lungo senna!
Purtroppo, non ricordo il nome del posto, e sono troppo rimba per ricordarmi la zona, ma ho inviato una mail all'amico parigino che mi ci ha portato per saperlo!
Ora vi saluto che mi reclamano nella cucina (di casa eh!)
Un bacio e a presto con le coordinate del mojito club!
Prima di tutto un saluto speciale al cuoco di Mamma Filomena che ha cominciato a leggere questo blog e a prendermi in giro sul lavoro: Leonardo, attaccati al tram! ;)
Sbrigate le formalità tra colleghi, eccomi pronta per riassumervi un po' cosa ho fatto durante questa lunga assenza.
In breve, ho lavorato.. ho lavorato parecchio, visto che il ristorante, fortunatamente, va alla grande, e ci sono sempre un mucchio di cose da fare!
Più cose faccio, più danni combino, e infatti sono riuscita a spaccare una ghiera di ottone da 300€ mentre facevo la pasta, tuttavia sono stata graziata dalla datrice di lavoro, che sagga come un guerriero jedi mi ha detto "impara dai tuoi errori".
Unico bon plan che ho da consigliarvi (nonché unico momento di relax parigino di questi giorni) è un bel mojito sul lungo senna!
Purtroppo, non ricordo il nome del posto, e sono troppo rimba per ricordarmi la zona, ma ho inviato una mail all'amico parigino che mi ci ha portato per saperlo!
Ora vi saluto che mi reclamano nella cucina (di casa eh!)
Un bacio e a presto con le coordinate del mojito club!
martedì 29 marzo 2011
Essere rimorchiate.. ovvero être dragué
Dopo l'ennesimo rimorchio che mi è capitato, ho deciso di riportarvi un po' di episodi di vita vissuta riguardo l'abbordaggio parigino. Premetto che non sono una sventola, e che tra me e la Bellucci ci sono ben più di sei gradi di separazione! Sono una ragazza normalissima.. non alta, non magra, non bella bella in modo assurdo!
Ebbene, in questi giorni, maciullino non mi permette una grande toeletta, ho lavato i capelli sono una volta, e non riesco a pettinarmi per nulla, quindi esco di casa sempre e solo con un mollettone che riesce a malapena a tenere insieme tutto, e inoltre, dato che faccio casa-supermercato-ospedale sono uscita spesso in tuta nera e cappotto marrone.. insomma, non sono decisamente una calamita erotica!
Eppure.. sarà l'accento italiano, sarà che è primavera, sarà quel che sarà, ma ieri, nonostante mi trascinassi dietro il carrellino a rotelle della nonna, e stessi divorando una fetta di flan senza nemmeno prender fiato tra un morso e l'altro, dei ragazzi fuori da una brasserie hanno cercato di attaccar bottone.. ottenendo soltanto la mia faccia stupita.
Oggi, dopo aver combattuto per qualche minuto con una porta che credevo fosse a fotocellula, esco dal prontosoccorso premendo il bottone, e per giustificarmi davanti all'ilarità degli infermieri in pausa dico "il y avait le bouton!" e uno di essi afferrandosi il pacco mi risponde "moi aussi j'ai un bouton pour toi!", provocandomi un'espressione agghiacciata e anche un po' schifata, dato che bouton in francese significa anche brufolo!
La primavera scorsa invece, alla fermata della metro di Luxembourg, ho sorpreso un ragazzo a filmarmi sotto la gonna mentre salivo le scale mobili!
Ok ok, avevo una minigonna.. ma anche delle calze coprenti marroni perbacco!
Ovviamente quando mi sono girata e ho visto la macchina fotografica in basso, mi sono imbarazzata da morire, e sono scappata via, invece di dargli una bella ginocchiata e costringerlo a cancellare tutto!
Un'altra volta, mi è capitato di essere invitata a cena, nel giro di una fermata di metro. Altro che speed date, per la serie chi ha tempo non aspetti tempo e un'altra sera, in un locale, un ragazzo mi ha invitato a bere un bicchiere con un suo amico nonostante fossi seduta con il mio compagno!
Ultima chicca suprema... rientrando a casa verso le quattro del mattino da sola (ai vecchi tempi dell'Erasmus), un canuto signore mi ha simpaticamente scambiata per una prostituta, domandandomi se avessi voglia di fargli compagnia!
Ah miei cari Parigini, quante cose dovete ancora imparare...
Ebbene, in questi giorni, maciullino non mi permette una grande toeletta, ho lavato i capelli sono una volta, e non riesco a pettinarmi per nulla, quindi esco di casa sempre e solo con un mollettone che riesce a malapena a tenere insieme tutto, e inoltre, dato che faccio casa-supermercato-ospedale sono uscita spesso in tuta nera e cappotto marrone.. insomma, non sono decisamente una calamita erotica!
Eppure.. sarà l'accento italiano, sarà che è primavera, sarà quel che sarà, ma ieri, nonostante mi trascinassi dietro il carrellino a rotelle della nonna, e stessi divorando una fetta di flan senza nemmeno prender fiato tra un morso e l'altro, dei ragazzi fuori da una brasserie hanno cercato di attaccar bottone.. ottenendo soltanto la mia faccia stupita.
Oggi, dopo aver combattuto per qualche minuto con una porta che credevo fosse a fotocellula, esco dal prontosoccorso premendo il bottone, e per giustificarmi davanti all'ilarità degli infermieri in pausa dico "il y avait le bouton!" e uno di essi afferrandosi il pacco mi risponde "moi aussi j'ai un bouton pour toi!", provocandomi un'espressione agghiacciata e anche un po' schifata, dato che bouton in francese significa anche brufolo!
La primavera scorsa invece, alla fermata della metro di Luxembourg, ho sorpreso un ragazzo a filmarmi sotto la gonna mentre salivo le scale mobili!
Ok ok, avevo una minigonna.. ma anche delle calze coprenti marroni perbacco!
Ovviamente quando mi sono girata e ho visto la macchina fotografica in basso, mi sono imbarazzata da morire, e sono scappata via, invece di dargli una bella ginocchiata e costringerlo a cancellare tutto!
Un'altra volta, mi è capitato di essere invitata a cena, nel giro di una fermata di metro. Altro che speed date, per la serie chi ha tempo non aspetti tempo e un'altra sera, in un locale, un ragazzo mi ha invitato a bere un bicchiere con un suo amico nonostante fossi seduta con il mio compagno!
Ultima chicca suprema... rientrando a casa verso le quattro del mattino da sola (ai vecchi tempi dell'Erasmus), un canuto signore mi ha simpaticamente scambiata per una prostituta, domandandomi se avessi voglia di fargli compagnia!
Ah miei cari Parigini, quante cose dovete ancora imparare...
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