A Parigi, durante il week end, c'è stato un ospite inaspettato, ovvero Monsieur le Soleil :)
In Francia, come in tutte le nazioni del nord Europa, al primo spiraglio estivo tutti dimenticano sciarpe e cappotti invernali, e si precipitano in parchi e terrazze a godersi la tiepida carezza del sole.
Anche la sottoscritta si è unita al delirio di massa, e domenica armata di occhiali da sole e pigrizia mediterranea, mi son fatta guidare da amici parigini alla scoperta del Bar Ourcq, ingolosita dalla promessa di un vero mojito.
Arrivati in zona Quai de la Loire, camminiamo in direzione del bar lungo la Senna (bassin de la Villette) trovandoci a destra, orde di giovani intenti a giocare alla petanque, ovvero alle bocce provenzali, e a sinistra, una miriade di ragazze e ragazzi spaparanzati sul bordo del fiume a sorbirsi un bicchierino, o sgranocchiare qualche stuzzichino portato da casa.
Raggiunta la nostra meta, dopo 10 minuti di coda al bancone, riusciamo ad avere i nostri mojito ghiacciati, che insieme all'acqua e sciroppo (dal gusto menta, al gusto chewingum) sono la specialità della casa.
Il bicchiere è piccolissimo, circa la metà di un cocktail standard in Italia, prezzo: 4€ + 1€ di cauzione per il bicchiere rigido di plastica, ma il contenuto non delude affatto, trattandosi di un mojito fatto ad arte, abbondante di rum rispetto ai canoni sciacquati di Parigi.
La particolarità del Bar Ourcq è quella di poter comprare il proprio drink, e uscire comodamente al sole a fare un aperitivo estivo in piena regola!
Una volta avuti i cocktail in mano, ci siamo uniti agli altri bivaccatori del lungo senna, e siamo rimasti a rosolarci al sole per tutto il pomeriggio.
Devo aggiungere inoltre, che il bar mette a disposizione qualche sdraio per i clienti più chic che non vogliono poggiare il sederino sul marciapiede (ma i parigini raramente si fanno di questi problemi) e ultimissimo dettaglio ilare, le toilette sono piuttosto indiscrete.
Accanto al classico stanzino con tazza tipico di qualunque locale, c'è un bell'orinatoio senza porta... il che ovviamente ha imbarazzato la puritana che si nasconde in me, che è entrata a far la pipì con gli occhi chiusi e la faccia tutta rossa per paura di vedere chissà cosa.. uahahah!
Dettagli imbarazzanti a parte, vi consiglio di seguire questo post, e di farvi un bell'assaggino di vacanza godendovi un bel pomeriggio assolato qui a Parigi!
giovedì 14 aprile 2011
mercoledì 13 aprile 2011
è ora di aggiornarci!
Buonasera a tutti!
Prima di tutto un saluto speciale al cuoco di Mamma Filomena che ha cominciato a leggere questo blog e a prendermi in giro sul lavoro: Leonardo, attaccati al tram! ;)
Sbrigate le formalità tra colleghi, eccomi pronta per riassumervi un po' cosa ho fatto durante questa lunga assenza.
In breve, ho lavorato.. ho lavorato parecchio, visto che il ristorante, fortunatamente, va alla grande, e ci sono sempre un mucchio di cose da fare!
Più cose faccio, più danni combino, e infatti sono riuscita a spaccare una ghiera di ottone da 300€ mentre facevo la pasta, tuttavia sono stata graziata dalla datrice di lavoro, che sagga come un guerriero jedi mi ha detto "impara dai tuoi errori".
Unico bon plan che ho da consigliarvi (nonché unico momento di relax parigino di questi giorni) è un bel mojito sul lungo senna!
Purtroppo, non ricordo il nome del posto, e sono troppo rimba per ricordarmi la zona, ma ho inviato una mail all'amico parigino che mi ci ha portato per saperlo!
Ora vi saluto che mi reclamano nella cucina (di casa eh!)
Un bacio e a presto con le coordinate del mojito club!
Prima di tutto un saluto speciale al cuoco di Mamma Filomena che ha cominciato a leggere questo blog e a prendermi in giro sul lavoro: Leonardo, attaccati al tram! ;)
Sbrigate le formalità tra colleghi, eccomi pronta per riassumervi un po' cosa ho fatto durante questa lunga assenza.
In breve, ho lavorato.. ho lavorato parecchio, visto che il ristorante, fortunatamente, va alla grande, e ci sono sempre un mucchio di cose da fare!
Più cose faccio, più danni combino, e infatti sono riuscita a spaccare una ghiera di ottone da 300€ mentre facevo la pasta, tuttavia sono stata graziata dalla datrice di lavoro, che sagga come un guerriero jedi mi ha detto "impara dai tuoi errori".
Unico bon plan che ho da consigliarvi (nonché unico momento di relax parigino di questi giorni) è un bel mojito sul lungo senna!
Purtroppo, non ricordo il nome del posto, e sono troppo rimba per ricordarmi la zona, ma ho inviato una mail all'amico parigino che mi ci ha portato per saperlo!
Ora vi saluto che mi reclamano nella cucina (di casa eh!)
Un bacio e a presto con le coordinate del mojito club!
martedì 29 marzo 2011
Essere rimorchiate.. ovvero être dragué
Dopo l'ennesimo rimorchio che mi è capitato, ho deciso di riportarvi un po' di episodi di vita vissuta riguardo l'abbordaggio parigino. Premetto che non sono una sventola, e che tra me e la Bellucci ci sono ben più di sei gradi di separazione! Sono una ragazza normalissima.. non alta, non magra, non bella bella in modo assurdo!
Ebbene, in questi giorni, maciullino non mi permette una grande toeletta, ho lavato i capelli sono una volta, e non riesco a pettinarmi per nulla, quindi esco di casa sempre e solo con un mollettone che riesce a malapena a tenere insieme tutto, e inoltre, dato che faccio casa-supermercato-ospedale sono uscita spesso in tuta nera e cappotto marrone.. insomma, non sono decisamente una calamita erotica!
Eppure.. sarà l'accento italiano, sarà che è primavera, sarà quel che sarà, ma ieri, nonostante mi trascinassi dietro il carrellino a rotelle della nonna, e stessi divorando una fetta di flan senza nemmeno prender fiato tra un morso e l'altro, dei ragazzi fuori da una brasserie hanno cercato di attaccar bottone.. ottenendo soltanto la mia faccia stupita.
Oggi, dopo aver combattuto per qualche minuto con una porta che credevo fosse a fotocellula, esco dal prontosoccorso premendo il bottone, e per giustificarmi davanti all'ilarità degli infermieri in pausa dico "il y avait le bouton!" e uno di essi afferrandosi il pacco mi risponde "moi aussi j'ai un bouton pour toi!", provocandomi un'espressione agghiacciata e anche un po' schifata, dato che bouton in francese significa anche brufolo!
La primavera scorsa invece, alla fermata della metro di Luxembourg, ho sorpreso un ragazzo a filmarmi sotto la gonna mentre salivo le scale mobili!
Ok ok, avevo una minigonna.. ma anche delle calze coprenti marroni perbacco!
Ovviamente quando mi sono girata e ho visto la macchina fotografica in basso, mi sono imbarazzata da morire, e sono scappata via, invece di dargli una bella ginocchiata e costringerlo a cancellare tutto!
Un'altra volta, mi è capitato di essere invitata a cena, nel giro di una fermata di metro. Altro che speed date, per la serie chi ha tempo non aspetti tempo e un'altra sera, in un locale, un ragazzo mi ha invitato a bere un bicchiere con un suo amico nonostante fossi seduta con il mio compagno!
Ultima chicca suprema... rientrando a casa verso le quattro del mattino da sola (ai vecchi tempi dell'Erasmus), un canuto signore mi ha simpaticamente scambiata per una prostituta, domandandomi se avessi voglia di fargli compagnia!
Ah miei cari Parigini, quante cose dovete ancora imparare...
Ebbene, in questi giorni, maciullino non mi permette una grande toeletta, ho lavato i capelli sono una volta, e non riesco a pettinarmi per nulla, quindi esco di casa sempre e solo con un mollettone che riesce a malapena a tenere insieme tutto, e inoltre, dato che faccio casa-supermercato-ospedale sono uscita spesso in tuta nera e cappotto marrone.. insomma, non sono decisamente una calamita erotica!
Eppure.. sarà l'accento italiano, sarà che è primavera, sarà quel che sarà, ma ieri, nonostante mi trascinassi dietro il carrellino a rotelle della nonna, e stessi divorando una fetta di flan senza nemmeno prender fiato tra un morso e l'altro, dei ragazzi fuori da una brasserie hanno cercato di attaccar bottone.. ottenendo soltanto la mia faccia stupita.
Oggi, dopo aver combattuto per qualche minuto con una porta che credevo fosse a fotocellula, esco dal prontosoccorso premendo il bottone, e per giustificarmi davanti all'ilarità degli infermieri in pausa dico "il y avait le bouton!" e uno di essi afferrandosi il pacco mi risponde "moi aussi j'ai un bouton pour toi!", provocandomi un'espressione agghiacciata e anche un po' schifata, dato che bouton in francese significa anche brufolo!
La primavera scorsa invece, alla fermata della metro di Luxembourg, ho sorpreso un ragazzo a filmarmi sotto la gonna mentre salivo le scale mobili!
Ok ok, avevo una minigonna.. ma anche delle calze coprenti marroni perbacco!
Ovviamente quando mi sono girata e ho visto la macchina fotografica in basso, mi sono imbarazzata da morire, e sono scappata via, invece di dargli una bella ginocchiata e costringerlo a cancellare tutto!
Un'altra volta, mi è capitato di essere invitata a cena, nel giro di una fermata di metro. Altro che speed date, per la serie chi ha tempo non aspetti tempo e un'altra sera, in un locale, un ragazzo mi ha invitato a bere un bicchiere con un suo amico nonostante fossi seduta con il mio compagno!
Ultima chicca suprema... rientrando a casa verso le quattro del mattino da sola (ai vecchi tempi dell'Erasmus), un canuto signore mi ha simpaticamente scambiata per una prostituta, domandandomi se avessi voglia di fargli compagnia!
Ah miei cari Parigini, quante cose dovete ancora imparare...
lunedì 28 marzo 2011
Maciullino
Ho deciso di dare un nome al mio dito infortunato, e ho scelto di chiamarlo Maciullino..
Ve lo presento il tutto il suo orrore di piaga crostosa in piena guarigione.. vi dirò che ormai non mi fa più impressione, e che se non altro, la cicatrice che mi lascerà mi farà sempre da monito in cucina!!
I miei genitori non sono stati informati dell'accaduto..
Mio padre si sarebbe precipitato qui con i lacrimoni e la tachicardia, mentre mia mamma mi avrebbe detto "vedi.. te l'avevo detto!".
Quando il danno sarà del tutto risolto, forse li metterò al corrente, o forse no, dato che ormai sono adulta e indipendente e delle mie idiozie non devo più rendere conto a nessuno!
Adesso fate ciao a Maciullino lo sfregiato, e acqua in bocca con i miei genitori :)
Ve lo presento il tutto il suo orrore di piaga crostosa in piena guarigione.. vi dirò che ormai non mi fa più impressione, e che se non altro, la cicatrice che mi lascerà mi farà sempre da monito in cucina!!
I miei genitori non sono stati informati dell'accaduto..
Mio padre si sarebbe precipitato qui con i lacrimoni e la tachicardia, mentre mia mamma mi avrebbe detto "vedi.. te l'avevo detto!".
Quando il danno sarà del tutto risolto, forse li metterò al corrente, o forse no, dato che ormai sono adulta e indipendente e delle mie idiozie non devo più rendere conto a nessuno!
Adesso fate ciao a Maciullino lo sfregiato, e acqua in bocca con i miei genitori :)
domenica 27 marzo 2011
Riassunto delle puntate precedenti..
Il 22 Marzo ho cominciato a lavorare da Mamma Filomena.
Si tratta di un ristorante straordinario che si trova al 212bis di rue de Charenton, e che vi propone ogni mezzogiorno degli ottimi piatti fatti con materie prime direttamente importante dall'Italia, e cucinate da Leonardo, il simpatico cuoco abruzzese!
Oltre a pranzare sul posto, potrete richiedere piatti da portar via, o addirittura acquistare la pasta fresca che facciamo ogni giorno, i migliori salumi e formaggi della tradizione dello stivale (parmigiano, grana, pecorino, provola, taleggio, mozzarelle freschissime, bresaola della Valtellina, crudo di parma, San Daniele, speck dell'alto Adige, Mortadella, salame felino, cacciatorini..), ma anche una bottiglia di buon vino (dal Roero al Nero d'Avola passando per Soave, Primitivo, Montepulciano, Chianti e Brunello), o un vasetto di salsa, di tartufi sottolio, della pasta all'uovo secca, dei tarallucci al finocchio, dei cantucci o degli amaretti e dell'olio pugliese così buono da dare dipendenza!
Il mio lavoro è quello di commessa, cameriera e pastaia. Ovvero faccio le dosi per l'impasto di semola, monto le trafile, e lascio asciugare la pasta sui telai.
Inoltre preparo la sala, do informazioni sui prodotti della bottega, e mi occupo di prendere le ordinazioni dei clienti e di portare avanti e indietro i piatti dalla cucina.
Purtroppo, il 24 marzo, nella fretta di preparare un vassoio di formaggi misti, mi sono affettata il medio, e son dovuta scappare dal ristorante per farmi mettere 3 punti.
L'odissea che mi è capitata per trovare un pronto soccorso, è qualcosa che voglio solo dimenticare.. dirò soltanto che ho un compagno meraviglioso, che mi è stato di grande aiuto e sostegno, e che senza di lui forse ora avrei un dito in meno!
Tuttavia, una volta messi i punti, mi ha assalito l'ansia di aver perso il lavoro.. diciamocelo, chi vorrebbe una cameriera che si taglia al primo giorno di apertura del ristorante? e che si becca subito un bel congedo di una settimana lasciandoti con due mani in meno dietro il bancone!??!
Eppure.. la straordinaria squadra di Mamma Filomena non mi ha voltato le spalle! (O almeno.. magari alla fine della malattia mi arriva una grande cetriola di halloween (cit. Littizzetto) e alla fine delle 2 settimane di prova che il contratto impone, mi dicono arrivederci e grazie!) Ma per ora mi sono sembrati tutti molto disponibili, soprattutto la giovanissima ideatrice e padrona del locale, Florence, una ragazza straordinaria con tantissima forza di volontà e polso fermo!
Che dirvi ragazzi? Vi ringrazio per i commenti di incoraggiamento che avete lasciato, e vi invito a venire in bottega a visitare questo angolino di Italia!
Si tratta di un ristorante straordinario che si trova al 212bis di rue de Charenton, e che vi propone ogni mezzogiorno degli ottimi piatti fatti con materie prime direttamente importante dall'Italia, e cucinate da Leonardo, il simpatico cuoco abruzzese!
Oltre a pranzare sul posto, potrete richiedere piatti da portar via, o addirittura acquistare la pasta fresca che facciamo ogni giorno, i migliori salumi e formaggi della tradizione dello stivale (parmigiano, grana, pecorino, provola, taleggio, mozzarelle freschissime, bresaola della Valtellina, crudo di parma, San Daniele, speck dell'alto Adige, Mortadella, salame felino, cacciatorini..), ma anche una bottiglia di buon vino (dal Roero al Nero d'Avola passando per Soave, Primitivo, Montepulciano, Chianti e Brunello), o un vasetto di salsa, di tartufi sottolio, della pasta all'uovo secca, dei tarallucci al finocchio, dei cantucci o degli amaretti e dell'olio pugliese così buono da dare dipendenza!
Il mio lavoro è quello di commessa, cameriera e pastaia. Ovvero faccio le dosi per l'impasto di semola, monto le trafile, e lascio asciugare la pasta sui telai.
Inoltre preparo la sala, do informazioni sui prodotti della bottega, e mi occupo di prendere le ordinazioni dei clienti e di portare avanti e indietro i piatti dalla cucina.
Purtroppo, il 24 marzo, nella fretta di preparare un vassoio di formaggi misti, mi sono affettata il medio, e son dovuta scappare dal ristorante per farmi mettere 3 punti.
L'odissea che mi è capitata per trovare un pronto soccorso, è qualcosa che voglio solo dimenticare.. dirò soltanto che ho un compagno meraviglioso, che mi è stato di grande aiuto e sostegno, e che senza di lui forse ora avrei un dito in meno!
Tuttavia, una volta messi i punti, mi ha assalito l'ansia di aver perso il lavoro.. diciamocelo, chi vorrebbe una cameriera che si taglia al primo giorno di apertura del ristorante? e che si becca subito un bel congedo di una settimana lasciandoti con due mani in meno dietro il bancone!??!
Eppure.. la straordinaria squadra di Mamma Filomena non mi ha voltato le spalle! (O almeno.. magari alla fine della malattia mi arriva una grande cetriola di halloween (cit. Littizzetto) e alla fine delle 2 settimane di prova che il contratto impone, mi dicono arrivederci e grazie!) Ma per ora mi sono sembrati tutti molto disponibili, soprattutto la giovanissima ideatrice e padrona del locale, Florence, una ragazza straordinaria con tantissima forza di volontà e polso fermo!
Che dirvi ragazzi? Vi ringrazio per i commenti di incoraggiamento che avete lasciato, e vi invito a venire in bottega a visitare questo angolino di Italia!
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venerdì 25 marzo 2011
Ultimo giorno di lavoro
Ieri, terzo giorno di lavoro, e primo di apertura del ristorante, sono riuscita quasi a tagliarmi un dito, ho vagabondato per parigi in cerca di un pronto soccorso, e per la prima volta in questo blog userò una parolaccia dicendo che ho avuto una vera e propria giornata di merda, dato che ho apsettato 4 ore al pronto soccorso, sanguinando come un vitello, prima di essere ricevuta da una dottoressa-bambina (mia coetanea, il camice le stava largo come se l'avesse rubato ad un altro dottore) che è riuscita a mettermi 3 punti dopo avermi cucito 5 volte!
Per la legge francese, ora non potrò lavorare per 6 giorni, il ché imporrà in termini economici ai miei datori di lavoro, di rescindere il contratto subito per trovare un'altra collaboratrice con urgenza.
Alle 21.30, una volta raggiunta casa, mi sono sciolta in un pianto estenuante fino al sonno.
Ho cercato di essere tosta per tutta la giornata, non ho fatto un grido, ho sorriso fino all'ultimo, negando ai capi premurosi di accompagnarmi dal medico, uscendo dal ristorante dicendo "torno subito, non è niente", aspettando silenziosa il mio turno in farmacia, nonostante la garza zuppa mi bagnava le mani, guardando la piaga aperta con il farmacista con l'espressione più rassicurante che avevo, rispondendo cortesemente alla segretaria di studio medico che mi ha detto che da lei non facevano questi interventi, rimanendo tranquilla alla vista del secondo studio medico attrezzato chiuso e in ristrutturazione, rifiutando che la seconda farmacista mi chiamasse un taxi, prendendo la metro serenamente.
Nemmeno alla vista del mio compagno ho lasciato uscire l'ansia, e con lui che mi reggeva lo zainetto, ho cominciato la via crucis degli ospedali, pediatrici o geriatrici, fino a trovare un pronto soccorso, nel 20° arr che ci ha fatto attendere 4 maledettissime ore e mezza, con la TERZA fasciatura della giornata che si tingeva di rosso, mentre cortesemente facevo notare agli infermieri, che dopo 6 ore, non si possono più mettere i punti ad una piaga come quella...
Cosa posso aggiungere.. sono depressa all'inverosimile.. ero convinta di aver trovato il mio posto nel mondo, ma è bastata una distrazione di un secondo, e tutto è andato perduto.
Ora vado a mangiare qualche cosa al triplo cioccolato o giù di lì, prima di tornare in ospedale per l'antitetanica e il controllo..
Vi auguro una giornata migliore della mia,
a presto
Per la legge francese, ora non potrò lavorare per 6 giorni, il ché imporrà in termini economici ai miei datori di lavoro, di rescindere il contratto subito per trovare un'altra collaboratrice con urgenza.
Alle 21.30, una volta raggiunta casa, mi sono sciolta in un pianto estenuante fino al sonno.
Ho cercato di essere tosta per tutta la giornata, non ho fatto un grido, ho sorriso fino all'ultimo, negando ai capi premurosi di accompagnarmi dal medico, uscendo dal ristorante dicendo "torno subito, non è niente", aspettando silenziosa il mio turno in farmacia, nonostante la garza zuppa mi bagnava le mani, guardando la piaga aperta con il farmacista con l'espressione più rassicurante che avevo, rispondendo cortesemente alla segretaria di studio medico che mi ha detto che da lei non facevano questi interventi, rimanendo tranquilla alla vista del secondo studio medico attrezzato chiuso e in ristrutturazione, rifiutando che la seconda farmacista mi chiamasse un taxi, prendendo la metro serenamente.
Nemmeno alla vista del mio compagno ho lasciato uscire l'ansia, e con lui che mi reggeva lo zainetto, ho cominciato la via crucis degli ospedali, pediatrici o geriatrici, fino a trovare un pronto soccorso, nel 20° arr che ci ha fatto attendere 4 maledettissime ore e mezza, con la TERZA fasciatura della giornata che si tingeva di rosso, mentre cortesemente facevo notare agli infermieri, che dopo 6 ore, non si possono più mettere i punti ad una piaga come quella...
Cosa posso aggiungere.. sono depressa all'inverosimile.. ero convinta di aver trovato il mio posto nel mondo, ma è bastata una distrazione di un secondo, e tutto è andato perduto.
Ora vado a mangiare qualche cosa al triplo cioccolato o giù di lì, prima di tornare in ospedale per l'antitetanica e il controllo..
Vi auguro una giornata migliore della mia,
a presto
martedì 22 marzo 2011
Primo giorno di lavoro!
Oggi è il mio primo giorno di lavoro in una meravigliosa boutique di prodotti italiani con angolo tavola calda!
Quando sarò rientrata vi racconterò i dettagli, per ora auguratemi buona fortuna!!!
Un bacio maxi a tutti!
Ciao ciaooooooo
Quando sarò rientrata vi racconterò i dettagli, per ora auguratemi buona fortuna!!!
Un bacio maxi a tutti!
Ciao ciaooooooo
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